I primi giorni dietro le sbarre sono i più delicati, soprattutto da un punto di vista psicologico,per la salute del detenuto. La gestione dei nuovi arrivati dovrebbe essere affidata a uno staff composto da: psicologo, medico, infermiere, psichiatra, rappresentante dell’area educativa e della polizia penitenziaria, operatori del Ser.T, assistenti sociali e mediatori culturali e/o sociosanitari. Il primo livello del servizio di accoglienza è rappresentato dalla “visitadi primo ingresso”.I’Ufficio Matricola si accerta di eventuali precedenti detenzioni, recupera la cartella personale del detenuto e contatta i servizi sanitari territoriali che eventualmente lo hanno avuto in carico prima della detenzione. E’obbligatorio solo l’Rw, il test che controlla se il paziente ha la sifilide. Serve il consenso del pazinte invece perl’Hbv (epatite virale B), Hcv (epatite C) e per l’Hiv.
di Valeria Pini
17/0172009