Viterbo, 23 Maggio 2015 – Ha preso ufficialmente il via martedì 19 Maggio il progetto “M.I.C.R.O. – Mediatori in Carcere, la Riparazione all’Opera”, promosso dalla Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria e cofinanziato dalla Regione Lazio. “Un progetto di vera innovazione sociale” – afferma il Dott. Giulio Starnini, Segretario Generale SIMSPe-Onlus e supervisore del progetto – “che segnerà la strada della giustizia riparativa nel nostro territorio. Simspe è ormai una realtà importante a livello europeo nel settore della sanità penitenziaria ed averla a Viterbo rappresenta un valore aggiunto per l’intera comunità.”
“L’obiettivo” – prosegue Starnini – “è informare sulle nuove frontiere di mediazione del conflitto. L’interesse crescente nei confronti delle vittime ha contribuito a promuovere in Europa la nascita di un modello di giustizia riparativa: si tratta di un paradigma di giustizia che permette a tutte le parti coinvolte in una situazione conflittuale di partecipare attivamente alla ricerca di soluzioni agli effetti del conflitto stesso allo scopo di promuovere la riparazione del danno, la riconciliazione tra le parti e il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo.”
Tra le modalità riparative adottate, la mediazione risulta infatti essere lo strumento privilegiato con cui si attuano i principi e le politiche di Giustizia Riparativa: si tratta di un procedimento che permette alle parti coinvolte in un fatto conflittuale di partecipare attivamente alla soluzione delle difficoltà derivanti dal conflitto, con l’aiuto di un mediatore.
Il progetto si svolge in stretta collaborazione con l’U.E.P.E. di Viterbo e Rieti, diretto dalla Dott.ssa Caterina Calderola, e si avvale del prezioso coaching della Dott.ssa Maria Pia Giuffrida, già dirigente generale dell’Amministrazione penitenziaria, Presidente dell’Osservatorio nazionale permanente sulla giustizia riparativa e mediatore penale.
Al termine delle attività è inoltre prevista la realizzazione di una pubblicazione dei risultati ottenuti.