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Date(s) - 29/09/2017
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Aula Baratto, Università Cà Foscari
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Presentazione dei risultati del progetto
“Free to Live Well with HIV in Prison”
Venezia 29/09/2017
Aula Baratto, Università Cà Foscari – Dorsoduro 3246 – Canal Grande
Il progetto “Free to live well with HIV in prison – FLEW” nasce da un’evidenza: l’elevata diffusione in ambito carcerario delle infezioni da HIV, HCV, HBV e TB con un’alta percentuale di detenuti inconsapevoli del proprio status sierologico.
Il periodo di detenzione rappresenta una opportunità unica per i soggetti in stato di restrizione per conoscere I rischi dovuti a determinati comportamenti e per accedere a percorsi diagnostici e terapeutici.
Sulla base di questi presupposti il progetto FLEW ha coinvolto 10 Istituti Penitenziari distribuiti in 6 Regioni italiane, tra cui 2 carceri con sezioni femminili e maschili e, per la prima volta, un carcere minorile. A tutti i detenuti coinvolti è stato offerto un programma di educazione sanitaria sull’infezione da HIV ed i test rapidi per HIV. Inoltre sono stati coinvolti anche il personale sanitario ed il personale penitenziario.
Gli obiettivi fondamentali sono stati 3: implementare conoscenze, atteggiamenti e competenze dei detenuti per compiere scelte responsabili e consapevoli riguardo alla propria salute; implementare conoscenze, atteggiamenti e competenze del personale penitenziario; raccogliere elementi conoscitivi sulle necessità informative dei detenuti e predisporre strumenti per rispondere a tali necessità.
Il progetto, nato dalla collaborazione di SIMSPe (Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria), NPS (Network Persone Sieropositive) e l’Università Ca’ Foscari di Venezia con il supporto incondizionato di ViiV Healthcare, è stato basato sulla logica della peer education e si è articolato in sei parti, tra loro strettamente interconnesse, diversificate a seconda dei beneficiari dell’intervento: intervento formativo/informativo a favore della persone detenute; accesso al test per l’HIV e per l’HCV; intervento nelle strutture penitenziarie per minori; attività di formazione a favore del personale di polizia penitenziaria, degli educatori e dei volontari; attività di ricerca e sperimentazione e conseguente predisposizione di materiale informativo; consolidamento della rete.
Sono stati raggiunti dal programma di educazione sanitaria 680 detenuti, che includevano 29 donne e 52 minori, ed hanno rappresentato il 20.5% dei detenuti presenti. Nel carcere minorile di Casal del Marmo l’85% dei minori ha completato il questionario proposto.
Il progetto ha coinvolto 220 agenti di polizia penitenziaria che hanno rappresentato il 10% dello staff presente; è stato dimostrato grande interesse per i fattori di rischio soprattutto connessi all’attività quotidiana svolta a contatto con i detenuti ed è stata richiesta la possibilità di eseguire i test rapidi HIV.
Sono stati somministrati questionari di valutazione sulla conoscenza dell’infezione da HIV ai detenuti adulti, ai detenuti minori ed al personale penitenziario. L’analisi dei risultati dei questionari ha mostrato come lo stigma e le paure rispetto all’infezione da HIV siano ancora oggi presenti nella popolazione detenuta con timori maggiori nella popolazione detenuta più giovane.
Parleremo di questo il 29 settembre 2017 dalle 9.00 alle 13.30, presso l’Aula Baratto dell’Università Cà Foscari di Venezia, con esperti e rappresentati del mondo sociale, scientifico e penitenziario.
Un incontro-seminario, suddiviso in tre sessioni in cui, attraverso uno scambio tra relatori e platea, si cercherà di approfondire i risultati emersi dal Progetto che hanno bisogno di una maggiore e profonda comprensione per essere tradotti in consapevolezza collettiva.
Per agevolare la partecipazione e condividere con voi il successo del progetto, i cui risultati scientifici sono rilevanti e certamente di interesse, SIMSPe rendedisponibile unrimborso per le spese di viaggio, previa presentazione di preventivo di spesa e approvazione da parte del coordinamento del progetto SIMSPe.
Posti limitati. Non sono previsti crediti ECM.