Dal 14 giugno 2008, le competenze sanitarie della medicina generale e specialistica penitenziaria, i rapporti di lavoro e le risorse economiche e strumentali, finora in capo al Ministero della Giustizia, sono state trasferite al Sistema sanitario nazionale e quindi a Regioni e Asl.
“Non sono stati definiti modelli operativi adeguati per l’assistenza in carcere, e le Regioni non sono ancora attrezzate a fornire servizi medici ai Penitenziari. Ambigua la previsione dei contratti di lavoro e ruoli professionali”
di Andrea Franceschini
presidente SIMSPe Onlus
e direttore sanitario Carcere
Regina Coeli in Roma
14/07/2008