Roma, 10 ottobre 2017 – Alfredo De Risio, insieme a Francesco Vadini e altri specialisti, ha condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sul prestigioso Journal of Affective Disorders, rivista ufficiale dell’International Society for Affective Disorders, nell’articolo dal titolo “Neurocognitive impairment and suicide risk among prison inmates”.
I detenuti costituiscono un gruppo di popolazione ad alto rischio di suicidio. La detenzione è infatti, in sé e per sé, un evento stressante anche per i detenuti non affetti da patologie psichiche; lo è tanto di più per i detenuti più fragili, quelli che soffrono di una qualche patologia.