Con il Prof. Sergio Babudieri, Docente Associato di Malattie Infettive, Università di Sassari, Vice Presidente SIMSPe Onlus – Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria Onlus, ABC Epatite News ha fatto il punto sulla difficile situazione sanitaria dei penitenziari italiani, relativamente alla diffusione del virus dell’epatite.
Professor Babudieri, qual è la prevalenza dell’epatite B cronica nelle carceri italiane? E con quali conseguenze sulla popolazione generale?
Gli Istituti Penitenziari italiani ospitano giornalmente oltre 62.000 detenuti. I test sierologici per le infezioni virali trasmissibili (HBV, HCV, HIV) vengono eseguiti in meno del 30% dei presenti. Per questo motivo, i dati forniti dal Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) sono verosimilmente sottostimati, con una conseguente ridotta percezione del rischio di trasmissione all’interno delle carceri, specie per il virus dell’epatite B. Per determinare una stima attendibile della diffusione di tali patologie tra i detenuti, in collaborazione con DAP, Istituto Superiore di Sanità ed Istituti di Malattie Infettive delle Università di Roma “Tor Vergata” e Sassari, abbiamo centralizzato in un unico laboratorio i sieri di 1.213 detenuti provenienti da 8 Istituti Penitenziari del Nord, Centro Sud ed Isole.