Il numero dei suicidi nelle carceri italiane è 20 volte superiore a quello della popolazione libera. Il fenomeno riguarda anche il personale di polizia penitenziaria, il cui tasso di suicidi è di 1,3 ogni 10 mila addetti, contro una media nazionale dello 0,6.
“È un pericoloso indicatore del disagio all’interno degli istituti di pena che – ha detto Giulio Starnini, responsabile dell’unità di medicina protetta dell’ospedale Belcolle di Viterbo – analizzeremo nel corso di “Novità e progetti di salute per le persone detenute”, in programma a Viterbo venerdì e sabato prossimi, organizzato dalla Simspe (Società italiana di medicina e sanità penitenziaria) e dalla Ausl.
Secondo Starnini, nonostante la gravità oggettiva, la situazione italiana è lievemente migliore di quella europea. “Stando ai dati forniti dall’Oms, dal Consiglio d’Europa e dal ministero della Giustizia italiano – spiega ancora – nelle nostre carceri si suicidano 11,1 detenuti ogni 10.000. In Europa, il tasso sale al 12,4. Nella valutazione va tuttavia tenuto conto che in Italia il tasso dei suicidi nella popolazione libera è di 0,6 ogni 10.000 abitanti, mentre nel resto del mondo sale a 1,6”.
18 settembre 2008