Spett. le redazione,
scrivo in merito a quanto riportato dalla collega Ilaria Bologna sui “medici carcerari”.
Inizio proprio dalla definizione che La stessa si attribuisce che rileva quanto poco abbia compreso della propria professione in quell’anno di lavoro alle Molinette.
Nessun medico che abbia, anche per poco, avuto a cuore la propria “ mission” in un istituto penitenziario si definirebbe così.
Mi ricorda il primo giorno di lavoro nel lontano 1984 quando ad un anziano collega che mi diceva che nel carcere non era possibile fare il medico, risposi che la medicina è là dove esiste un medico.
Quel collega e anche la dott.ssa Bologna se ne sono andati . Tanti altri, compreso il sottoscritto sono rimasti .
La violenza, i soprusi, sono presenti nelle nostre carceri? Aspettavamo tutti la dott.ssa che ce ne desse conferma.
Quello che non ci dice, dal suo Aventino, oltre ad attribuire etichette come possiamo e dobbiamo continuare a contrastare gli abusi.
Personalmente , e come me molti altri colleghi , non hanno dimenticato di essere pubblici ufficiali e di avere l’obbligo del referto in presenza di lesioni ricollegabili a ipotesi di reato.
Il medico che fa il suo dovere non deve temere ritorsioni o licenziamenti a meno che non pensi, in un delirio di persecuzione , che tutto il personale dei penitenziari, Giudici Direttore, Educatori, Polizia Penitenziaria, sia corrotto o perverso.
Esistono buoni agenti e cattivi agenti , buoni medici e cattivi medici. Tanti sono i poveri cristi finiti in galera dopo un “ percorso formativo” iniziato magari con sopprusi in famiglia.
Ma c’è anche il manipolatore, il provocatore , l’aggressivo, il camorrista, il mafioso.
Per favore non generalizziamo.
Conosco personalmente il Direttore sanitario dell’OPG di Montelupo Fiorentino, valido psichiatra che si è sempre battuto per i diritti dei detenuti.
Non conosco ugualmente quanto abbia scritto e fatto la collega Ilaria Bologna per le persone detenute che per contratto , ma ancor prima per deontologia ed etica, era stata chiamata ad assistere.
Ringrazio e porgo distinti saluti
Giulio Starnini
Direttore U.O. Medicina Protetta – Malattie Infettive
Ospedale Belcolle
Viterbo
Past- President SIMSPE