15 settembre 2012
Il carcere continua ad essere un grande contenitore di patologie infettive sia in Italia che in Europa, sia perché accoglie al suo interno un’elevata quota di persone, tossicodipendenti, prostitute, cittadini provenienti da zone ad elevata endemia, sia perché in tale ambito permangono comportamenti e situazioni che possono diffondere ulteriormente le infezioni tra le persone detenute e da queste ai cittadini liberi sia durante i ”permessi premio” che dopo la scarcerazione.
La SIMSPe (Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria) congiuntamente a SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), organizzano a Viterbo dal 26 al 28 settembre 2012 la ”Conferenza Europea 2012 sulle Malattie Infettive, le politiche di riduzione del danno ed i diritti umani in carcere”, che intende affrontare questi problemi e mettere a confronto l’esperienza italiana con quelle europee identificando le maggiori criticità e i migliori modelli a cui ispirarsi per un auspicato miglioramento degli standard assistenziali per i cittadini detenuti nelle carceri europee.
Durante la Conferenza verranno discusse nel corso di sessioni e tavole rotonde tra gli esperti ed il pubblico, tematiche di estremo interesse ed attualità, a partire dal ruolo delle ONG nel supporto della salute dei prigionieri, dalla situazione dei diritti umani in carcere, passando all’uso di droga e alle strategie di riduzione del danno dietro le sbarre, non senza offrire uno sguardo approfondito alla situazione della donna, sempre più esposta al rischio di malattie come AIDS e TBC.
Nel corso dei lavori – cui prenderanno parte, oltre ai massimi esperti italiani ed europei e molte delle Organizzazioni Internazionali attive in questi campi in Europa, esponenti dell’Organizzazione Mondiale per la Salute, Dirigenti Generali del Ministero della Giustizia, associazioni nazionali e internazionali per la tutela dei diritti umani come Ristretti Orizzonti, NPS, LILA, Medici senza Frontiere – sarà possibile, per i giornalisti che vorranno accreditarsi, compiere una visita al super carcere di Viterbo.
La lettura introduttiva sarà svolta da Stefano Vella, responsabile per l’OMS della lotta all’AIDS nei Paesi in via di sviluppo.
”Tra tutti i diritti violati quello alla salute e’ forse l’unico che ancora riesce a suscitare pietà”, sottolinea Giulio Starnini, Past President e Fondatore SIMSPe. “Non e’ giusto, però, accettare che la disperazione di chi sta in carcere, ma anche talvolta di chi ci lavora, per poter avere ascolto si trasformi in suicidio. Non dobbiamo credere ineludibili le centinaia di morti per cancro, per cirrosi epatica o per AIDS. Non possiamo illuderci che la tubercolosi, che coinvolge il 20% dei detenuti, non travalichi le mura del carcere. Non vogliamo che la giustizia si trasformi in colpevole, violenta, indifferente”.
Trasmettiamo in allegato il programma completo dei lavori.