Roma, 15.01.2016 – Il 28 Gennaio, presso l’ Istituto Centrale di Fornazione della Giustizia Minorile di Roma, si svolgeranno i lavori del Workshop ‘Minori e giovani adulti nel circuito penale: specificità cliniche, multiproblematicità sociale e complessità degli interventi‘. SIMSPe-Onlus, in collaborazione con l’ICF (Istituto Centrale di Formazione della Giustizia Minorile), con L’Azienda Sanitaria Locale Roma1 e con la AIPG (Società Italiana di Psicologia Giuridica), promuove una giornata di riflessione e di confronto sul complesso sistema di interventi psico – socio – assistenziali a favore di minori e giovani adulti del circuito penale.
Come evidenziato dai Responsabili Scientifici dell’evento formativo il Dott. Giulio Starnini e la Dott.ssa Maria Merlino, il workshop, affronterà questioni normative, organizzative ed operative dell’intervento con minori e giovani adulti sottoposti a procedimento dell’Autorità Giudiziaria, si colloca come proposta formativa che, integrando contenuti multifocali, risponde alla necessità di facilitare i processi di integrazione tra le diverse Istituzioni coinvolte.
I contenuti proposti nel workshop, inoltre, costituiscono un’occasione per diffondere la cultura dell’intervento sanitario all’interno del settore della Sanità Penitenziaria Minorile, anche tra gli operatori sanitari dei servizi sanitari territoriali che dovranno assumere, in considerazione di quanto definito dal Decreto del Commissario ad Acta (4 agosto 2015, n.U00383) – “Percorsi assistenziali di presa in carico sanitaria e di cura dei minori e giovani adulti con problemi psicopatologici e/o psichiatrici e/o dipendenze patologiche sottoposti a procedimento penale”, competenza su questa specifica popolazione. Si ha l’idea, infatti, che la territorializzazione degli interventi richieda una diffusione di informazioni specifiche della cornice operativa e delle caratteristiche dominanti dell’utenza in argomento, al fine di creare un uniforme e specifico modello di intervento. Questo, inevitabilmente, inciderà sulla organizzazione e sull’offerta assistenziale, che verrà meglio tarata sulle necessità socio-sanitarie di un minore o giovane adulto che transita nel sistema giudiziario.
La scelta di aprire un dialogo tra le Istituzioni e le Società Scientifiche che hanno una specifica competenza nel settore, risponde alla necessità di far crescere la qualità delle risposte cliniche attivando la funzione riflessiva delle istituzioni coinvolte e favorendo così il governo di questo complesso sistema di interventi, potenziandone la funzionalità e l’efficacia.
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